Se questa è normale....

Era una notte buia e tempestosa quella di lunedì 11 giugno, notte da non dimenticarsi per Trivini Cinzia in Bellini, perchè si è appena resa conto di aver dimenticato nella biblioteca della sede di Caniana la sua copia del Time. Questo per la maggior parte dei leggenti potrebbe non voler dire niente, alcuni non sapranno nemmeno cos'è il Time, ma invece per Cinzia è una rivista molto importante perchè sulla stessa sono presenti gli articoli giornalistici che lei deve sapere per il giorno dopo all'esame di inglese I 5. Arriva in punta di piedi il primo attacco di panico, che la spinge a fare varie cose irrazionali, ad esempio chiamare ripetutamente il sottoscritto, che risponde alla 7 chiamata dicendo che no, non ha fatto nessuno scherzo e no,non li ho visti nè li ho per sbaglio nella borsa. Disperata come non mai, riattacca e passa una notte insonne fatta di incubi a forma di Times.
L'alba del giorno dopo vede una Cinzia sprinter alla sede di Caniana, uno sprint per la vita visto che deve essere per le 9 a Salvecchio e quindi in città alta. Ma la maledizione della prima mattinata colpisce con crudeltà inaudita: la rivita è stata buttata via! Che fare? Che dire?
Un'altra corsa a perdifiato per arrivare in tempo a Salvecchio. Fortunatamente la profe de Sario perde tempo a caso e consente l'entrata fino alle 9 e mezza. Cinzia giunge, sfinita e pezzata, e si svacca sul posto vicino a me. Io, dopo essere indietreggiato per la puzza, chiedo gentilmente informazioni sull'accaduto. Le mancano tre articoli sui cinque richiesti, i due presenti per dovere di cronaca glieli ho stampati e portati io il giorno prima. Comincia l'esame e si procede all'interrogazione della prima matricola... Cinzia è il numero 4... Perde 20 minuti nella più stupefacente scena di autoparanoia indotta e crisi di panico isterica. Respiro affannoso, occhi braccati, frasi disperate: "non ce la posso fare! Morirò di morte atroce! No io esco non do l'esame! Io scappo! Elton John è etero! No scappo non posso stare qui!"e altre blaterate del genere. Ascolto con la compiacenza di un prete confessore pedofilo e cerco invano di calmarla, quindi prego prima Dio poi Satana di aiutarla. L'aiuto arriva e Cinzia riguadagna il suo proverbiale sangue freddo. Va in bagno, sforna un pandoro, poi va in aula informatica e stampa gli articoli da internet (teoricamente gli articoli non dvono essere da internet). Infine arriva in tempo per essere interrogata. Ma nonostante parta come un vitello destinato al macello, grazie al buonumore della De Sario le viene perdonato l'uso di articoli da internet e si procede all'interrogazione, che Cinzia esegue brillantemente dimenticandosi delle ultime 24 ore di vita. Anche la fortuna gira dalla sua parte, infatti la profe le chiede di analizzare una pubblicità che, modestamente, le avevo spiegato io il giorno prima (ammetto che era l'unica che le ho spiegato, tutte le altre le ha spiegate lei a me, ma così va il mondo). Ottiene quindi un ottimo 30 e se ne va felice. Io felice per lei, mi alzo e vado a farmi intrrogare, ma questa è un'altra storia, oggi la giornata è assegnata a Cinzia per maggior numero di stupidità.
E vissero tutti felici e contenti!