domenica 27 maggio 2007

Giro d'Italia

Sabato il giro d'italia è passato per la mitica Valle Brembana patria del sottoscritto...e quind sfortunatamente per voi dovrete sorbirvi la cronaca dell'avvenimento


Prima di tutto rivolgiamo una preghiera a tutti i poveri cristi che han deciso di andare al passo San Marco, alla bell'altezza di 2000 metri, per vedere passare i ciclisti sul punto più duro della tappa. Molti erano arrivati in tenda la sera prima e si sono dovuti prendere pioggia su pioggia su pioggia per la notte,condita da freddo intenso e spruzzata qua e la da vento forte spezza tende.
Amen!

Ora invece percorriamo a rotta di collo la ex statale 470 e giungiamo a SEDRINA, il paese della brina nonchè stazione della Carovana del giro. Cioè vuol dire che nel nostro paese la Carovana di 80 auto di tutti gli sponsor si ferma mezz'ora a far casino e dare gadget...
Già 1 ora prima dell'arrivo previsto della carovana le strette strade del paese sono gremite di vociante folla bergamasca. Ovviamente solo 1/4 della gente è del posto,il resto sono immigrati che attentano alla purezza della razza padana, come fa gentilmente notare un rappresentante della Lega Nord. Già nella notte un gruppo di eversivi facironosi ha scritto sul muro della casa degli Alpini scritte ingiuriose contro il beneamato sindaco ("Lenisa Pinocchio"), e l'imbianchino del paese è stato mandato a coprire il tutto con 1 rettangolo di vernice rosa che così sfregia definitivamente il muro degli Alpini.

Infine l'attesa carovana arriva, e la scena che si verifica è sconcertante: i fieri padani bergamaschi si trasformano in profughi assetati di gadget, le scene di violenza e lotta per ottener vitali oggetti si sussegono davanti ai miei stupiti occhi: vecchi che fanno 100 metri in 10 secondi per arrivare primi, bambini sfrattati dai passeggini per fare posto a borse piene di gadget, spinte e urla intorno alle auto. E' caccia all'inutile. Io mi perdo i primi 5 minuti di caccia perchè imbambolato dalle ballerine del Giro, ma mi riprendo in fretta e comincia la dura lotta. Dopo un'estenuante mezz'ora la Carovana riparte, e io rimango felice col mio bottino:
-Cappello nero della Parmigiano Reggiano
-Cappello arancio, regalato al fratello in uno slancio di altruismo
-Bloc Notes di una ditta di caldaie
-5 integratori vitaminici
-Bandierine varie (durate fino a 1 ora dall'entrata in possesso)

A questo punto mi raduno con gli altri amici razziatori e andiamo a saccheggiare il rinfresco

Ed ecco dopo 1 altra mezz'ora arrivano i ciclisti: all'arrivo del gruppetto in fuga la festante popolazione rilascia centinaia di palloncini rosa e urla e festeggia fino al passaggio degli ultimi ciclisti di li a 15 minuti. Passati tutti ci si può finalmente riversare sulle strade, anche se alcuni esagitati (non vi mentirò:fra di loro c'ero anch'io) continuano per 10 minuti a esultare al passaggio di un ciclista e a incitarlo a raggiungere il gruppo. Forse per più di 10 minuti, diciamo 2 ore buone.
E così finisce il giro d'Italia in Valle Brembana, di cui avrò un ottimo ricordo: belle ragazze immagine,gadget,2 secondi di uomini sudati in bici, tanto rosa

argh sono stremato dopo tutta questa scrittura creativa, ripasso la linea allo studio gentili blogascoltatori

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Pedala Pirata!

Anonimo ha detto...

uffi! me lo sono persa alla tele... a proposito, su che rete era?
va beh visto che il tuo racconto è stato avvincente, me lo riproporrai in versione raccontata e rivista quando ci vediamo...
sicuramente molto presto!!!

Anonimo ha detto...

lo stradiotto ha omesso nella sacra preghiera per quelli che erano in tenda al passo,un piccolo seppur significativo salmo per quelli che erano in moto ( e che erano nani,o bassini).......

ps per il blogger: faaaanteriaaaaaa!

Anonimo ha detto...

Sono molto Felice

Annalisa ha detto...

andre scemo scemo chi non lo posta!

Anonimo ha detto...

scemo

Anonimo ha detto...

io possiedo un cappello 40x50 dell'estathe dell'arrivo a brescia della carovana rosa nel 2001, se non ricordo male. in viale XXV aprile. che raggiunsi in bicicletta, e al ritorno morii. il giro uccide.

mi manca dezan. padre.

//:-=(

Anonimo ha detto...

Andre scemo